Torrente Scoltenna

Montecreto - 17 Aprile 2021

A volte ritornano, le occasioni per scendere un fiume si ripetono ciclicamente, anche se il fiume si presenta sempre in maniera diversa, vuoi per il livello, vuoi per il clima, vuoi per la compagnia e talvolta anche per situazioni esterne alla attività stessa del kayak, come quella che stiamo vivento in questo momento.

In questo momento non possiamo uscire dal proprio comune, tantomeno dalla regione, se non per ragioni di comprovata necessità o lavorative, così per andare in kayak ci si prende qualche rischio.
Qualcuno si prende qualche rischio, altri non lo fanno, ma io si, io lo faccio e considero fermamente ciò che faccio una attività ben lontana dagli assembramenti e priva di rischi di contagio, così in un freddo ma soleggiato sabato di Aprile, dopo aver preso accordi con Max Stick degli Assi la sera precedente, parto di buon'ora alla volta di Pievepelago, Emilia Romagna, per discendere ancora il bellissimo torrente Scoltenna.

Il torrente gode di un buon livello d'acqua grazie ad alcuni lavori di manutenzione straordinaria della diga di strettara che, invece di prendere 8mc e rilasciarli allo sbarco, li lascia entrare tutti in fiume.

La giornata è tutto sommato buona e, evitati un paio di pericolosi posti di blocco, arrivo puntuale allo sbarco. Buono il gruppo, 13 canoisti tra cui diverse presenze femminili, Puffa, Angela e una paperella di Max di cui non ricordo il nome, più altri ragazzi.

La discesa procede senza particolari intoppi, il livello è molto, molto buono e si fanno tutti i passaggi senza assicurare nessuno, fino al passaggio finale del salto e dell'ultima rapida, il passaggio che una volta era considerato un V grado (adesso è qualcosa meno, forse un IV+).

Ci prepariamo per il salto con una corda ed un paio di fotocamere e videocamere, tutti saltano più o meno senza problemi (a parte la paperella che trasborda), poi ci avviciniamo alla rapida finale.
Il passaggio si presenta come sempre, una rapida di circa 35mt con una caduta di 10mt, su più gradini, un grosso buco finale, da evitare assolutamente, preceduto da un dislivello che sembra messo lì apposta per scomporre il canoista, proprio un metro prima....ma questo è il mio giorno, me lo sento dentro, non ho sbagliatao nemmeno una virgola, mi sembra di essere stato perfetto e non ho nessun timore, vedo la rapida, la leggo, decido la linea.

Il tempo di lasciare una telecamera ad un compagno di discesa, un paio di spiegazioni per avere il video, poi raggiungo Max che sta osservando la rapida da sopra.
Sorpresa! Max mi guarda e dice che non ha voglia di scendere...in quel momento avrei potuto decidere di non farla nemmeno io, ma non oggi! Oggi è il mio giorno, me la sento tutta dentro e sono certo che la farò bene.

Mi preparo, entro in canoa, accendo la videocamera e MI ASSICURO che stia registrando (ho avuto qualche problema per cui i video si bloccavano tutti a 52 secondi...azz), imbocco la rapida...mi stanno guardando tutti, sono l'unico che la sta percorrendo ma a questo non penso, sono concentrato sulla linea da seguire, estrema destra avevo già deciso, la rapida si inizia da sinistra, poi si gira secchi a destra, un primo grosso buco che stoppa, poi un secondo (quello subito prima del buco enorme..) che mi scompne, la canoa si piega gravemente a destra e devo appoggiare con forza, non solo, sono sul limite del buco finale e ho zero tempo di agire....un aggancio importante a destra, un colpo a sinistra, la canoa si raddrizza e sono già fuori dal passaggio. E' fatta. La prima volta dopo 10 anni che scendo questo torrente che riesco a percorrere questa rapida con calma e concentrazione, senza errori (o quasi), con consapevolezza della traiettoria da segiure.
Un successo.

Ora vi lascio alla galleria delle immagini che ho catturato dalle mie videocamere, presto monterò anche il filmato.

Grazie per l'attenzione e scusate se sono stato troppo loquace.